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Religioni e linguaggio laico.

Anch’io – come Habermas (vedi Micromega 1/2019; pag. 162) – penso che sia possibile una “traduzione” dei contenuti delle religioni in argomenti e in un linguaggio laico.

Prendere, in altri termini, ciò che è ancora valido dei messaggi religiosi e lasciare andare, abbandonare, ciò che di essi è oramai caduco, inaccettabile.

© Giovanni Lamagna

Chi è un uomo di cultura? Omaggio a Fellini.

Si ripete spesso che Fellini non fosse un uomo di grande cultura… sapeva un po’ di tutto senza sapere niente di particolare.” (da Alessandro Carrera; “Una spiegazione dell’Italia”; in Micromega 1/2020; pg. 125).

Una tale affermazione mi riporta alle solite domande, che mi sono posto già tante volte: chi è un uomo di cultura? è necessariamente ed esclusivamente un uomo che ha letto tanti libri e, per giunta, in maniera metodica, ordinata, sistematica, come “deve” fare un “vero” uomo di scienza?

La mia risposta è: no! non è detto che un uomo che abbia letto tanti libri sia (già solo) per questo un “vero” uomo di cultura; come non è detto che un uomo di cultura (di “vera” cultura) debba aver letto necessariamente tanti libri.

Allora chi è per me un uomo di cultura, un “vero” uomo di cultura?

A mio avviso è (essenzialmente e in primo luogo) un uomo capace di avere, produrre e comunicare agli altri un suo sguardo originale, unico, sul mondo.

Un uomo, quindi, che non lascia il mondo, dopo che è morto, così come lo ha trovato. E’ un uomo il cui passaggio su questa terra non rimane senza lasciar tracce.

Che abbia o non abbia letto molti libri, che abbia una grandissima erudizione o ne abbia una molto limitata e magari anche piuttosto disordinata e, perfino, caotica, come forse (anzi sicuramente) era nel caso di Fellini.

Ora Fellini ha lasciato traccia di sé? Ha prodotto uno sguardo originale sul mondo, del quale molti di noi si sono arricchiti in maniera profonda e dal quale non possono più prescindere, come non si può prescindere dai classici?

Per me la risposta a queste domande non può che essere affermativa. Con tutta evidenza.

E allora non ci sono dubbi: Fellini fu (anzi è) uno dei più grandi uomini della cultura italiana, europea e mondiale del XX secolo.

Giovanni Lamagna