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“L’IO non è padrone in casa propria”

Sigmund Freud diceva, con parole un po’ diverse, ma la sostanza è questa: “Nessuno di noi è padrone in casa propria”.

Con ciò voleva dire: nessuno di noi è pienamente padrone dei propri impulsi istintuali, delle proprie emozioni, dei propri sentimenti e, perfino, dei propri pensieri; insomma di tutto ciò che si muove dentro la propria psiche.

Solo che alcuni non lo sono che talvolta e per brevi momenti. E questo è del tutto umano: rientra, quindi, nella normalità.

Altri non lo sono per molti e prolungati momenti. E questo è un problema serio: siamo già nella patologia nevrotica.

Altri non lo sono sempre e totalmente. Sono cioè del tutto e sempre in balia di forze esterne a sé. E questo è tragico: siamo nella patologia psicotica.

© Giovanni Lamagna

Legge e desiderio di godere

In ognuno di noi è presente l’esigenza di avere dei tabù, in altre parole l’esigenza di una Legge.

Che ponga degli argini, dei freni, ai nostri impulsi istintuali, al nostro desiderio di un godimento illimitato.

Allo stesso tempo in ognuno di noi è presente l’esigenza di trasgredire i tabù, di andare oltre la Legge.

Per verificare fino a che punto è possibile stare bene, anzi godere, senza perdersi, dissiparsi, frantumarsi.

In altre parole, senza impazzire.

© Giovanni Lamagna