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Nessun rapporto è mai solo a due.

Un rapporto, un qualsivoglia rapporto, non è mai un rapporto solo a due, ma è sempre almeno un rapporto a tre e, quasi sempre, a quattro.

Lo è in maniera più o meno consapevole (o inconsapevole), ma in ogni rapporto a due è sempre presente almeno un terzo e, spesso, un quarto.

In un rapporto a due, infatti, interagiscono i due quali appaiono all’esterno, con le loro personalità visibili, manifeste, esteriori: le personalità 1.

Ma anche le loro “ombre”, ovverossia le loro personalità invisibili, nascoste, i loro fantasmi interiori: le personalità 2, come le definiva Jung.

© Giovanni Lamagna

Vivere erotico

Il nostro modo di vivere (mi verrebbe di definirlo “il nostro stile di vita”) si muove sempre in continuità con la nostra pulsione sessuale.

Non potrebbe, d’altra parte, essere altrimenti: la libido è la nostra pulsione fondamentale, quella che dà la spinta e l’energia primarie all’intera nostra vita.

C’è, però, un modo di vivere che è, in buona sostanza, una rimozione o, nel migliore dei casi, una sublimazione totale della pulsione sessuale.

Anche se ne è del tutto inconsapevole o solo molto parzialmente consapevole.

E’ un modo di vivere che distorce, in qualche modo potremmo anche dire “perverte” la pulsione sessuale.

C’è, poi, un altro modo di vivere, che, invece, si muove in perfetta continuità e coerenza con la pulsione sessuale, pure quando fa tutt’altro dal sesso.

Tutto quello che fa è un modo di vivere il sesso con altri mezzi e in altre forme.

E ne è, per giunta, pienamente consapevole, lo fa con piena lucidità.

Questo secondo modo di vivere io lo definisco “erotico”, anche quando non è esplicitamente sessuale.

Il primo, invece, è il contrario, la negazione di quello che intendo per e definisco “un modo erotico di vivere la propria vita”.

Ovviamente, per quanto mi riguarda, va preferito questo secondo modo di vivere: è di gran lunga più sano, oltre che più felice.

© Giovanni Lamagna