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Le conseguenze dell’amore.

Da “Dolor y Gloria” di Almodovar: “L’amore può spostare le montagne, ma non può salvare la persona dell’amato”.

E’ vero, molto vero: lo penso anch’io.

L’amore può fare grandi cose: guarire malattie gravi e croniche; può addirittura resuscitare i morti.

Ma l’amore non può fare nessuna di queste cose, neanche cose molto più piccole di queste, senza il consenso della persona amata.

Senza una sua decisione, una sua scelta preliminare.

Senza, cioè, che la persona amata si apra, si conceda, si affidi, si lasci andare all’amore della persona amante.

L’amore dato, in altre parole, esige un atto di fede da parte di chi lo riceve.

E’ questo atto di fede o, meglio, di affidamento, che lo renda efficace, che rende effettivamente fruttiferi i suoi potenziali effetti benefici.

Altrimenti l’amore, anche l’amore, non può fare nulla: è del tutto impotente.

E’ come una freccia scagliata contro un muro: rimbalza all’indietro senza aver prodotto alcuna ferita, senza aver lasciato alcun segno.

© Giovanni Lamagna