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La tensione creativa

Non è affatto vero che il nostro organismo biopsichico funzioni meglio stando sempre comodo, riposato, rilassato.

Noi abbiamo bisogno (almeno ogni tanto) di tensione, di adrenalina. Della giusta tensione (non certo della ipertensione!) e della giusta adrenalina (non certo quella che ci viene data da sostanze dopanti!).

Ma, non ci sono dubbi, senza la giusta tensione e la giusta adrenalina non si dà creatività, non si producono opere e azioni di ingegno.

Noi, infatti, siamo come gli uccelli, che per restare in aria sono “condannati” a muovere le ali. Se smettono di farlo, precipitano giù.

O come i ciclisti, che, se smettono di pedalare, cadono dalla bicicletta.

Noi umani per essere e restare vivi, abbiamo bisogno di essere e restare in movimento.

Per carità, ogni tanto bisogna fermarsi a riposare: questa esigenza è del tutto legittima.

Innanzitutto bisogna far riposare il corpo, le cui energie hanno delle riserve limitate. E, spesso, bisogna far riposare anche la mente, possibilmente dedicandosi ad attività gratuite, di meditazione e di contemplazione.

Ma chi pretende di stare sempre fermo o aspira ad un… eterno riposo, sia fisico che mentale, solo apparentemente si ristora.

In realtà cade (o corre il rischio di cadere) in quella vera e propria malattia dello spirito, che una volta si chiamava melancolìa ed oggi viene più comunemente chiamata depressione.

Giovanni Lamagna