“Reale” e “realtà”, simbolizzazione e sublimazione.
Per Lacan esiste una differenza tra il “reale” e la “realtà”.
La “realtà” è il “reale” nel quale è sopravvenuto il simbolico, è il reale attraversato dal simbolico, rivestito dal simbolico.
La “realtà” sopravviene per il soggetto, quando questi ha attraversato il conflitto edipico, ha vissuto cioè “la legge della castrazione”.
Il simbolico sopravviene quando il soggetto è capace di non godere più immediatamente della “Cosa”, di rinviarne il godimento, quando, in altre parole, è capace di sublimare.
Sublimare, in fondo, è la stessa cosa che simbolizzare.
Sublimare e simbolizzare costituiscono la coscienza, che in fondo è la presa di distanza dal “reale” allo stato puro, è la costituzione della diade “Io-Altro”.
© Giovanni Lamagna
Pubblicato il 29 febbraio 2024, in antropologia, cultura, educazione, personalità storiche, Psicologia, sessualità, Spiritualità, testi brevissimi con tag "Cosa", altro, conflitto edipico, coscienza, diade, godere, godimento, immediatamente, Io, la legge della castrazione, Lacan, presa di distanza, reale, realtà, simbolizzazione, soggetto, sublimazione. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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