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“Persona” e “Ombra”.
In ognuno di noi c’è una personalità più esterna, che appare di più agli altri e forse anche a sé stessi; e che Jung ha chiamato “Persona”.
E una personalità più interna, più nascosta, che Jung ha chiamato “Ombra”.
Spesso la “Persona” e l’ “Ombra” non sono in buoni rapporti, vivono in conflitto, quasi fossero due entità alternative l’una all’altra.
Uno dei compiti della vita – almeno a mio giudizio – è quello di portare sempre più all’esterno, di rendere sempre più visibile, innanzitutto a noi stessi, la nostra “Ombra”.
Rendendola il più compatibile e il meno conflittuale possibile con la nostra “Persona”.
Diventare insomma un individuo unificato e, quindi, pacificato; non più scisso e, quindi, non più in conflitto con sé stesso.
© Giovanni Lamagna
Visibile e invisibile.
Ci sono alcuni (pochi, anzi pochissimi) per i quali l’invisibile è più importante del visibile.
Perché è ciò che muove anche il visibile.
Ce ne sono altri (i più) per i quali l’invisibile semplicemente non esiste: la realtà si riduce a ciò che si vede, a ciò che si tocca, a ciò che è palpabile.
Costoro (i più) non immaginano nemmeno cosa si perdono.
© Giovanni Lamagna