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Da cosa nasce la scrittura?

Non ci sono dubbi: “… la scrittura nasce sempre da una perdita, da una complicazione del vivere e dal desiderio di compensare il dolore che essa provoca.”; come giustamente scrive Fabrizio Coscia a pag. 27 del suo “Soli eravamo” (Ad Est dell’Equatore 2015)

Io voglio aggiungere che la scrittura, il bisogno di scrivere nasce anche e spesso dalla solitudine, da una profonda solitudine, e dal bisogno conseguente di lenire il dolore della solitudine, trovando conforto in chi si spera leggerà le cose che scriviamo e magari ce ne rimanderà qualche riscontro.

Ma, forse, innanzitutto e soprattutto, trovando la compagnia di noi stessi nel momento in cui ci ritroviamo davanti a una pagina e proviamo a trasferire su di essa (quasi alter-ego) i nostri stati d’animo e pensieri di quel momento.

© Giovanni Lamagna

Dormire, morire

Sarà (o, meglio, sarebbe) bello morire (forse, addirittura, voler morire) con lo stesso stato d’animo col quale, dopo una giornata piena di impegni e di attività, magari faticosa ma soddisfacente, se non proprio felice, si desidera mettersi a letto e sprofondare nel sonno, stanchi ma sereni, contenti, soddisfatti, se non proprio di tutto, almeno della gran parte di quello che abbiamo fatto.

© Giovanni Lamagna