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Sviluppo dell’autonomia e sviluppo del linguaggio.

C’è un rapporto strutturale tra lo sviluppo dell’autonomia di un bambino – che significa distacco, separazione simbolica e, almeno in parte, anche reale dalle figure genitoriali (specie da quella materna) – e sviluppo del linguaggio, della padronanza nell’uso della parola da parte dello stesso bambino.

Fin quando un bambino rimarrà attaccato alle figure genitoriali avrà difficoltà ad apprendere l’uso del linguaggio; e ciò creerà in lui una sorta di circolo vizioso: più egli si sentirà incerto nel parlare, più avvertirà il bisogno di rimanere aggrappato alle figure genitoriali, specie a quella materna.

© Giovanni Lamagna

Eva e Maria.

All’inizio fu Eva, la donna del peccato; per molti metafora della puttana adescatrice.

Poi venne Maria, la donna nata senza peccato e rimasta vergine, pur avendo partorito.

Il compimento della donna pienamente realizzata (e, indirettamente dell’Umanità tutta) sarà – a mio avviso – l’Eva-Maria, sintesi e integrazione della puttana, tutta sesso e carnalità, e della vergine/madre, tutta spirito e misticismo.

Sintesi della donna pienamente sessuata e disinibita con la donna pienamente amorevole e materna.

© Giovanni Lamagna