Noi e il mistero.

15 agosto 2016

Noi e il mistero.

Cos’è questo infinito mistero che ci avvolge?

Dove finisce il cielo?

Quando ha avuto inizio la vita?

E perché ha avuto inizio?

Chi l’ha generata (ammesso che qualcuno l’abbia generata)?

Avrà mai una fine questo universo nel quale siamo stati gettati e che ci avvolge come un manto, come l’abbraccio di una madre?

Domande che da sempre si pone l’homo sapiens e alle quali non è ancora riuscito a dare una risposta.

E molto probabilmente (sicuramente?) non ci riuscirà mai.

Domande che provocano vertigini, domande che incutono stupore e meraviglia.

Le domande, da cui è nato il sentimento religioso prima e il pensiero filosofico dopo.

Per cui possiamo dire che religione e filosofia rappresentano un continuum, in quanto rispondono al medesimo bisogno.

Anche se cercano di soddisfarlo in due modi completamente e radicalmente diversi.

Nella prima prevale il sentimento, nella seconda la ragione, il pensiero razionale.

Eppure né l’una né l’altra sono state, sono e saranno (forse) mai in grado di rispondere agli interrogativi radicali di cui prima.

Di fronte ai quali conviene, forse, solo inchinarsi.

E non smarriti e incupiti, ma umili testimoni di un mistero.

Di cui, pur essendovi pienamente immersi, non sappiamo venire (e non verremo, forse, mai) a capo.

Giovanni Lamagna

Pubblicato il 8 settembre 2016, in antropologia, Filosofia, morale, Psicologia, Religione, Senza categoria, Spiritualità con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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