Sensi di colpa e scarico di responsabilità (Genesi 3, 12 – 3, 13)
11 ottobre 2015
Sensi di colpa e scarico di responsabilità (Genesi 3, 12 – 3, 13)
3,12 L’uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato».
A questo punto l’uomo replica alla contestazione del suo Dio nel modo più banale, ma che è diventato un classico per chi si sente in colpa. Scaricando le sue responsabilità su un altro, in questo caso su un’altra: è stata la donna che (quasi) lo ha costretto a mangiare il frutto dell’albero (o, quantomeno, indotto in tentazione).
Qui emerge un altro archetipo maschilista: la donna tentatrice, la donna seduttrice (nella sua duplice versione: positiva e negativa); in questo caso (a dire il vero) solo negativa.
Inoltre l’uomo in questa situazione si rivolge alla donna con ben altro sentimento rispetto a quanto la incontrò per la prima volta, a quando Dio la creò staccandola da una costola di lui. Allora le sue prime parole furono di gioia e di ammirazione: “Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne”.
Adesso dopo la colpa egli sembra quasi disprezzarla, le sue parole sono di separazione e quasi allontanamento: “La donna che tu mi hai messo accanto…”; come a dire: “Tu hai la responsabilità di avermela messa accanto, io non la volevo.”
Segno che i sensi di colpa dividono, creano angoscia, dissociazione dentro di sé e, per conseguenza, anche fuori di sé, tra me e l’altro/a.
3,13 Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».
Chiamata in causa, la donna non assume un atteggiamento molto diverso dal suo compagno: scarica le sue responsabilità sul serpente.
(9, continua)
Giovanni Lamagna
Pubblicato il 11 ottobre 2015, in antropologia, morale, Psicologia, Religione, sessualità, società, Spiritualità, storia con tag allontanamento, ammirazione, Dio, disprezzo, donna, donna seduttrice, gioia, responsabilità, sensi di colpa, separazione, serpente, tentazione, uomo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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