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Farsi compagnia.
La compagnia è un’ottima cosa.
Soprattutto quando – come consiglia Seneca – è alternata a momenti di solitudine.
Questa, infatti, oltre certi limiti, non è sopportabile, se non dai misantropi, e non fa bene allo spirito; è – possiamo dirlo – una brutta bestia.
“Il farsi compagnia” all’interno di una coppia, quando è tramontata la passione, con i doveri e gli impegni di solidarietà reciproca che questo comporta, è, in fondo, pur sempre una forma di amore reciproco.
Soprattutto quando la cosa è vissuta con consapevolezza e come decisione condivisa.
Ma non è certo l’amore erotico; non ha più niente a che fare con l’amore erotico, che aveva caratterizzato magari la prima fase della relazione di coppia.
E, forse, non è manco l’amicizia, una vera amicizia.
Perché anche l’amicizia, perlomeno la vera amicizia, non è fatta di routine, come lo è quasi sempre il semplice “farsi compagnia”, ma è uno scoprirsi e uno scoprire continui.
© Giovanni Lamagna