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Terapia psicoanalitica e cammino interiore.

Nel corso di una terapia psicoanalitica il paziente cosiddetto “nevrotico”, sotto la guida di un esperto delle “cose dell’anima” (ovverossia della psiche), fa un cammino interiore che tutti (anche le persone cosiddette “sane”, anche coloro che non sentono il bisogno di ricorrere ad una cura psicoanalitica) dovrebbero fare.

Quello di scoprire il proprio desiderio (Jacques Lacan), il proprio daimon (Carl Gustav Jung), il proprio compito nella vita (Victor Frankl), metterlo sempre più a fuoco, entrarci sempre più in confidenza e liberarsi il più possibile degli inciampi, interiori ed esteriori, consci ed inconsci, che si oppongono alla loro realizzazione.

© Giovanni Lamagna

L’uomo di pace

L’uomo di pace, il vero uomo di pace, non porta solo la pace, ma anche la guerra.

L’uomo di pace è come Gesù, il quale disse di sé: “Non sono venuto a portare la pace, ma la guerra”.

L’uomo di pace scuote le coscienze, le mette in crisi, in subbuglio: non le lascia in pace.

D’altra pace la pace non è un dono di natura, ma il risultato di una conquista, di un cammino interiore, potremmo anche dire di una lotta, di una guerra, contro il nostro “uomo vecchio”.

Non si nasce in pace: la pace si conquista.

Si vis pacem, para pacem!

© Giovanni Lamagna