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Mediocrità, tranquillità, irrequietezza.

C’è chi sceglie la mediocrità per stare tranquillo, senza farsi venire tanti grilli nella testa.

E chi ha in odio la mediocrità, che lo mette addirittura in agitazione, perché lo rende insoddisfatto.

Stanno meglio i mediocri tranquilli, nascosti tra la folla?

O stanno meglio gli irrequieti che non si accontentano della mediocrità, che non vogliono appiattirsi nella massa, omologarsi ai più?

© Giovanni Lamagna

Pensiero e azione.

Chi se ne sta sempre chiuso in casa, nel suo studio, a leggere, riflettere e pensare soltanto, senza mai tradurre in azioni e gesti concreti le sue letture, i suoi pensieri e le sue riflessioni, è un povero e impotente accidioso.

Ma chi agisce soltanto, facendo magari molte cose, senza mai dedicare tempo o destinandone poco alla lettura, al pensiero e alla riflessione, non è poi molto meglio: il suo agire si rivelerà, quasi sempre, velleitaria agitazione.

© Giovanni Lamagna