L’uomo o è filosofo o semplicemente non è.

L’uomo è condannato a filosofare, ad essere in un qualche modo filosofo, se vuole diventare sempre più consapevole e presente a se stesso.

Cioè davvero uomo, uomo integrale, nel senso pieno del termine.

Potremmo anche dire, a voler estremizzare, che l’uomo o è filosofo o non è davvero uomo.

Ovviamente non nel senso di filosofo accademico (non è questo che gli viene richiesto), ma nel senso (consentito anche agli umili e perfino agli ignoranti) di essere una persona che pensa e che riflette su se stessa.

L’uomo che rinuncia a questa sua prerogativa essenziale, perché non la sfrutta adeguatamente o non la sviluppa come potrebbe, rimane o torna ad essere dunque molto simile agli altri esseri del mondo animale.

Che, d’altra parte, è il genere da cui egli filogeneticamente proviene e di cui comunque continua a far parte, anche quando raggiunge uno stadio evolutivo superiore a quello degli altri animali.

© Giovanni Lamagna

Pubblicato il 17 gennaio 2022, in antropologia, cultura, Filosofia, Psicologia, Spiritualità, testi brevissimi con tag , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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