La vita e i suoi compiti: cosa penso della reincarnazione.

Sono convinto che ognuno di noi abbia dei compiti o almeno un compito da realizzare nel corso della sua vita.

E che la quota di felicità che ci tocca (se ci tocca) abbia molto a che fare con la realizzazione di questi compiti.

E’ scontato per me che alcuni di questi compiti non riusciremo a realizzarli o li realizzeremo solo in parte (o molto in parte).

Non credo però (come alcuni credono) che per questo ci toccheranno in sorte altre vite, per poter realizzare i compiti che abbiamo lasciato inevasi o completare quelli che abbiamo lasciato in sospeso nelle vite precedenti.

Credo, invece, che toccherà ai nostri figli o ai nostri nipoti o pronipoti completare o realizzare i compiti che noi abbiamo solo intravisto ma siamo stati incapaci di assolvere nel corso della nostra vita.

Credo alla esistenza e alla realtà di una catena intergenerazionale, che – sia ben inteso – per me non ha nessuna ragione religiosa o metafisica. Sta però nella natura delle cose, delle nostre esistenze. Abbiamo la possibilità di verificarla, volendolo.

La vita, invece, questa vita che ci è toccato in sorte di vivere, – voglio dirlo con chiarezza – per me è l’unica vita che ci è data. Non ne avremo altre a disposizione.

Anche per questo ci tocca viverla al meglio, col massimo impegno possibile.

E non in vista di un premio che ci compenserà dell’impegno profuso.

Ma già solo per il piacere e la gratificazione intrinseci che ce ne potranno venire.

Giovanni Lamagna

Pubblicato il 8 aprile 2018, in Filosofia, morale, Psicologia, Religione, scienza, Spiritualità con tag , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. sono d’accordo sul fatto che quanto abbiamo lasciato insespresso inevaso e incompiuto in questa nostra attuale vita non avrà un seguito dopo la morte se non attraverso chi verrà dopo di noi. Sul fatto che non rivivremo nella forma corporea che attualmente possediamo sono pure d’accordo; ciò che mi lascia dubbi è che potremmo esistere in diversa forma, chissà quella di un animale, di una pianta o altro…non mi elettrizza pensarlo, ma non riesco escluderlo a priori. E’ un argomento affascinante su cui talvolta leggo e medito. Buona domenica

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