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Anoressia e castità.

La “scelta” anoressica mi ricorda la scelta per la castità.

In entrambi i casi si tratta di una scelta (di una rinuncia) drastica, radicale, totalitaria.

Cambia solo l’oggetto.

Nel primo caso l’oggetto a cui si rinuncia è il cibo.

Nel secondo è il sesso.

Le due scelte, a mio avviso, hanno molte analogie.

Entrambe – mi pare – vogliano affermare la presunzione dell’autonomia, dell’autosufficienza, dell’ “io basto a me stessa” da parte della persona che le fa.

Entrambe – mi pare – esprimano (o nascondano o sottintendano) un’idea (a volte un vero e proprio delirio) di onnipotenza.

© Giovanni Lamagna