Leggere è meditare.
Nella vera lettura le parole penetrano in noi profondamente, non ci scivolano addosso, come acqua sulla pietra.
Le emozioni, i sentimenti e i pensieri, che ci raggiungono mentre leggiamo, diventano carne della nostra carne e, in qualche misura, più o meno grande, ci trasformano.
La vera lettura è in fondo sempre una meditazione delle cose lette.
E meditare è come mangiare.
Mangiare non è solo ingurgitare il cibo, ma anche, anzi soprattutto, digerirlo, assimilarlo.
Non a caso il cibo non digerito, non assimilato, dopo un po’ viene espulso (vomitato) dal nostro organismo, che lo sente estraneo a sé e, quindi, lo rifiuta.
Allo stesso modo leggere non è solo far scorrere delle parole sotto i nostri occhi, ma anche, anzi soprattutto, farle entrare dentro di noi, assimilarle, in qualche modo digerirle.
Altrimenti non stiamo davvero leggendo; stiamo solo vivendo un passatempo come un altro, più o meno frivolo e superficiale.
© Giovanni Lamagna
Pubblicato il 25 aprile 2023, in cenni autobiografici, costume, cultura, Filosofia, letteratura, Psicologia, Spiritualità, testi brevissimi con tag acqua, assimilare, cibo, digerire, emozioni, ingurgitare, leggere, mangiare, meditare, organismo, parole, passatempo, pensieri, pietra, sentimenti. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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