Contemplare.

Contemplare, per me, è altra cosa dal meditare.

Mentre nel meditare sono molto presenti i pensieri, anche se accompagnati dalle emozioni e dai sentimenti e, persino, dalle sensazioni fisiche, nel contemplare i pensieri quasi si assentano, vivono un momento di sospensione.

Contemplare, per me, è come entrare in connessione con il Tutto, con il Cosmo vivente, in tutte le sue varie manifestazioni, è vivere il “sentimento oceanico”, di cui parla lo scrittore-mistico francese Romain Rolland.

© Giovanni Lamagna

Pubblicato il 19 marzo 2022, in cenni autobiografici, linguistica, mistica, personalità storiche, Psicologia, Spiritualità, testi brevissimi con tag , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Concordo. Ricordo di aver vissuto 2 momenti intensi di contemplazione, uno 30 anni fa, e uno 18 anni fa. Era come se la Natura che stavo osservando, in assenza di pensiero, mi avesse pervaso. Nel primo caso era un tramonto, un cielo chiarissimo con alcune nuvole, e una grande pace e serenità, mai vissute prima, mi pervasero per circa 20 minuti, fino al momento in cui degli amici mi chiamarono per andare a cena al rifugio Alimonta. La seconda volta ero, con mia moglie, seduto su una panchina in un grande prato verde, ci stavamo riposando dalla camminata, e di fronte e sotto di noi stava la valle di Braies, con varie tonalità di verde : quei colori mi entrarono dentro, riscaldandomi, una piacevolissima sensazione.
    Gianni Tiziano

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