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Qual è la priorità?

Bisogna che l’uomo cambi prima la condizione economico-sociale in cui egli vive e, di conseguenza, cambierà anche se stesso, la sua psicologia, e avremo quindi “l’uomo nuovo”?

O è necessario che l’uomo cambi prima la sua anima, la sua coscienza, in altre parole se stesso e, di conseguenza, cambierà anche il mondo attorno a lui, avremo un mondo nuovo?

Per il marxismo non ci sono dubbi: la priorità è cambiare la condizione economico-sociale in cui l’uomo vive.

Anzi per un certo marxismo scolastico sarà questo cambiamento a determinare automaticamente anche l’altro, a generare, quasi produrre, l’homo novus socialista.

Per il Cristianesimo il cambiamento fondamentale e prioritario è, invece, quello del cuore, dell’anima dell’uomo.

Questo cambiamento diffuso, generalizzato, realizzerà poi il cosiddetto “Regno dei Cieli”, cioè – per dirla in termini laici, sociologici, se non marxisti – la nuova società dei liberi ed eguali.

Il mio punto di vista è che i due cambiamenti vadano perseguiti entrambi e in contemporanea.

Ma, se proprio una priorità la dovessi dare, la darei al secondo.

Anche io penso che, se non cambia prima il cuore dell’uomo, nessun cambiamento esteriore, della società attorno a lui, avrà mai radici profonde e sarà destinato a durare nel tempo.

Come la storia delle rivoluzioni economiche, sociali e politiche sembra dimostrare a iosa.

© Giovanni Lamagna

Regno dei Cieli e Regno della Terra

Gesù distingue nettamente il Regno dei Cieli dal Regno della Terra.

Per me non esiste nessun Regno dei Cieli: esiste solo il Regno della Terra.

Compito dell’uomo è quello di provare a realizzare, per quello che è possibile, il Regno dei Cieli qui in terra.

Che per me significa un mondo di uomini il più possibile liberi, uguali e fratelli.

© Giovanni Lamagna