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Il vero imprenditore

A me l’imprenditore che pensa innanzitutto, se non solo, a fare soldi, a ricavare profitti, fa sinceramente schifo.

Lo considero, infatti, un predatore, un prenditore, più che un imprenditore.

Per me il vero imprenditore è innanzitutto colui che ha una vocazione a mettere su un’impresa.

E per questo corre il rischio di investire il suo capitale.

Non solo.

Il vero imprenditore è colui che mette su un’impresa con la quale vuole fare del bene (sì, del bene: non abbiamo paura di chiamare le cose col loro nome), cioè procurare delle cose utili (non una qualsiasi cosa, purché si venda) alla società in cui egli vive e di cui si sente parte.

E questa (quella morale e psicologica, non già i soldi, il profitto) è la prima, principale ricompensa al suo lavoro.

A lui, quindi, basterà guadagnare il necessario per vivere dignitosamente, cioè più o meno (o poco più di) quanto guadagnano i suoi dipendenti.

Questo è il vero imprenditore.

In una società degna di essere chiamata umana.

Il prenditore, lo pseudo-imprenditore che pensa solo o innanzitutto ai ricavi e ai profitti, è un animale della giungla.

Non un animale civilizzato; ovverossia un essere umano.

© Giovanni Lamagna