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La ricerca della felicità.
Spesso cerchiamo ciò che per noi è irraggiungibile.
Convinti che solo lì starebbe per noi la felicità.
E non ci accorgiamo di quello che sarebbe alla nostra portata e che spesso sottovalutiamo.
Spesso non siamo in grado di apprezzare manco quello che già abbiamo, presi dalla frenesia velleitaria di avere anche altro.
In questo modo facciamo la nostra infelicità.
E talvolta anche quella di coloro che ci stanno vicini.
© Giovanni Lamagna
L’autostima personale implica la svalutazione degli altri?
Sono molti gli uomini (e le donne) che per elevare ed apprezzare sé stessi hanno bisogno di abbassare e disprezzare gli altri.
Come se il loro valore non avesse fondamento in sé, sulle proprie qualità, ma sull’oggettivo scarso valore o la soggettiva svalutazione degli altri.
Come se non si potesse avere stima di sé e allo stesso tempo riconoscere (almeno quando c’è) il valore degli altri.
In altre parole (come dice un noto proverbio napoletano) a molti uomini (e donne) “piace fà ‘o gallo ‘ncopp’ a mmunnezza” (“piace fare il gallo sopra la monnezza”).
© Giovanni Lamagna